Al vincitore nessuno chiederà mai conto di quello che ha fatto.
I partiti politici sono aperti al compromesso, le concezioni del mondo no.
Un brillante oratore sa scrivere meglio di quanto un brillante scrittore sappia parlare, a meno che lo scrittore s'eserciti costantemente nell'oratoria.
Un individuo, posto in una compagnia, o in un battaglione, circondato dai suoi commilitoni, si getterà più di buon grado nella lotta, che se fosse solo. Nelle masse si sente ben protetto, anche se vi fossero mille prove per pensare il contrario.
Quando la ragione tace e tocca alla violenza la decisione suprema, la miglior difesa consiste nell'assalto.
Tutti i formidabili eventi che mutarono l'aspetto del mondo furono addotti non da scritti ma dalla parola parlata.
Colui che sarà nella guerra più vigilante a osservare i disegni del nimico e più durerà fatica ad esercitare il suo esercito, in minori pericoli incorrerà e più potrà sperare della vittoria.
Vincere turpemente non è vincere.
Chi aveva meno voglia di giocare vince.
La vittoria è più dolce quando hai conosciuto la sconfitta.
Se vi è vittoria nello sconfiggere il nemico se ne ha una maggiore quando l'uomo vince se stesso.
La nuvola nasconde le stelle e canta vittoria ma poi svanisce: le stelle durano.
Abbiamo bisogno di cadaveri per lastricare le strade di tutti i trionfi.
Devi sapere che puoi vincere. Devi pensare che puoi vincere. Devi sentire che puoi vincere.
Se non conosci il nemico, ma conosci soltanto te stesso, le tue possibilità di vittoria saranno pari alle tue possibilità di sconfitta.
Chi per primo impugnerà la spada, sua sarà la vittoria.