Nulla è più pratico di una buona teoria.
Con la fama divento sempre più stupido, un fenomeno molto comune d'altronde.
La pace non può essere mantenuta con la forza, può essere solo raggiunta con la comprensione.
Il vero valore di un essere umano è rivelato dalla sua capacità di raggiungere la liberazione da se stesso.
Quello che è più incomprensibile è che ci sia ancora qualcosa di comprensibile.
L'impressione del misterioso, sia pure misto a timore, ha suscitato, tra l'altro, la religione.
L'essere confutabile non è certo la minore attrattiva di una teoria, proprio per questo attira i cervelli più sottili.
La teoria diventa una forza materiale appena conquista la massa.
La prassi è inevitabilmente calata entro limiti temporali, la teoria è fondamentalmente svincolata dal tempo.
Chi è convinto di una teoria? Colui stesso che se ne fa banditore cerca di non approfondirla per non avere a perdere egli medesimo la fede.
Non si arriva mai ad un punto in cui si può dire che una teoria sia esatta. La maggior cosa che si può rivendicare per un teoria è di condividere i successi di tutte le sue rivali e che abbia passato almeno un test che le altre hanno fallito.
Una teoria che non può venire confutata da nessun evento concepibile non è scientifica. L'inconfutabilità di una teoria non è una virtù, bensì un vizio.
È un errore gravissimo mettersi a teorizzare prima di avere tutti gli elementi. Distorce il giudizio.
Il crinale fra teoria e prassi è un luogo di sosta insicuro e, alla lunga, insoddisfacente.
Tutte le teorie restano essenzialmente provvisorie, congetturali o ipotetiche, anche quando non ci sentiamo più in grado di dubitare di esse.
La caducità delle teorie scientifiche le rende disprezzabili, ma quanto sono caduche le grandi religioni universali, se le misuriamo su ciò che le ha precedute!
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