Lo sconforto non tiene mai conto del firmamento.
Amo i colori, tempi di un anelito inquieto, irrisolvibile, vitale, spiegazione umilissima e sovrana dei cosmici "perché" del mio respiro.
L'aforisma è il sogno di una vendetta sottile.
Niente per una donna è più simile al paradiso di un figlio che le farà sognare l'amore per sempre.
La miglior vendetta? La felicità. Non c'è nulla che faccia più impazzire la gente che vederti felice.
Non mi manca quello che mostravi di essere, mi manca quello che pensavo tu fossi.
Ma ciò che chiamiamo disperazione è in realtà la dolorosa impazienza della speranza non alimentata.
Senza amore di sé neppure l'amore per gli altri è possibile.
Quando abbiamo perso tutto, inclusa la speranza, la vita diventa una disgrazia e la morte un dovere.
Bellezza, l'ultima vittoria possibile dell'uomo che non ha più speranza.
Colui che dispera degli avvenimenti è un vile, ma colui che spera nella condizione umana è un pazzo.
L'amore vero si dispera o va in estasi per un guanto perduto o per un fazzoletto trovato, e ha bisogno dell'eternità per la sua devozione e le sue speranze. Si compone insieme dell'infinitamente grande e dell'infinitamente piccolo.
Il voto nasce quando la speranza more.
Soltanto un giocatore disperato tenta il tutto per tutto.
Quando la disperazione più nera e lo scoramento vengono scalzati dalla percezione lancinante dell'orrore, in nostro soccorso sopraggiunge l'oppio assurdo dell'ottimismo.
Veder la fine d'un periodo di ansie e paure! Veder finalmente allontanarsi la nube che incombeva su di noi, che c'intisichiva il cuore, che faceva della felicità null'altro che un ricordo! Questa è una gioia che, senz'altro, avrà sperimentato qualche volta ogni creatura vivente.