La guerra è un ossessione dei vecchi, che mandano i giovani a combatterla.
Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c'è da rimanerci secchi. Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte. Sono leggere dentro. Dentro.
Scrivere è una forma sofisticata di silenzio.
Ognuno di noi, ha bisogno di sogni per vivere.
Il rugby è un gioco primario: portare una palla nel cuore del territorio nemico. Ma è fondato su un principio assurdo, e meravigliosamente perverso: la palla la puoi passare solo all'indietro.
"Mi sono addormentato, e ti ho sognata." "E com'ero?" "Viva" "Viva? E poi?" "Viva. Non chiedermi altro. Eri viva." "Viva... io?"
Un giorno anche la guerra si inchinerà al suono di una chitarra.
La guerra è un castigo tanto per chi la infligge quanto per colui che la patisce.
In guerra gli eventi importanti sono il risultato di cause banali.
Poeta si diventa, ma vedova di guerra si nasce.
La guerra vera non comparirà mai nei libri.
Gli italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre.
Chi, essendo in guerra col mondo, è in pace con se medesimo, può essere felice; ma non può non essere infelicissimo chi, essendo in guerra con se medesimo, sia in pace col mondo.
Il dio della guerra odia coloro che esitano.
Finché ci saranno gli uomini, ci saranno le guerre.
Molte guerre, purtroppo, derivano dal timore di coloro che sono diversi da noi stessi. Solo attraverso il "dialogo" si possono superare queste paure.