Siamo al mondo per fornire un pretesto all'esistenza.
Il filosofo è l'artista del pensiero.
Nell'aspettazione il piacere tocca il suo apice.
Ogni aforisma valido dovrebbe possedere la ricchezza concentrata del seme capace di svilupparsi in pianta.
L'aforisma da antico precetto medico si è trasformato in moderna pillola di saggezza esistenziale.
Chi nel corso della vita non ha mai commesso pazzie è un pazzo.
Nessun sistema imbriglia completamente l'imprevedibile irregolarità dell'esistenza, ma solo il lucido e geometrico amore del sistema permette di capire veramente l'originalità della vita, il suo scarto rispetto alla legge.
Non c'è, veramente, stoltezza più grande del voler trasformare questa valle di lacrime in un luogo di delizie, e del proporsi per meta, come pure fanno molti, la gioia e il piacere, anziché aspirare a un'esistenza il più possibile priva di dolore.
Tutti siamo protagonisti delle nostre esistenze, e spesso sono gli eroi anonimi a lasciare i segni più duraturi.
È il livello dell'esistenza di ogni giorno che ci fa vivere bene o male, non l'iniziativa d'eccezione.
Di tanti vuoti è costruita la pienezza dell'esistenza umana.
Oggi siamo tutti presi dalla preoccupazione di vivere e in questa corsa con il tempo spesso dimentichiamo il piacere di esistere.
Conduciamo la nostra esistenza come acqua che scende lungo la collina, andando più o meno in un'unica direzione finché non urtiamo contro qualcosa che ci costringe a trovare un nuovo corso.
Non possiamo affrontare il complesso mondo di oggi e l'oscurità del domani senza una riflessione approfondita sull'esistenza, senza tornare a porci le domande della filosofia, della religione e della morale.
Le prime apparizioni che fa nella nostra esistenza un essere destinato a incontrare più tardi il nostro favore assumono retrospettivamente ai nostri occhi un valore di avvertimento, di presagio.
Il perpetuarsi dell'esistenza dell'uomo non è che una prova della sua lussuria.