Che cosa sono i ricordi? Troppe volte la tisi dell'anima.
Prova l'anima tua, affacciandoti sull'orlo di una fossa scavata, non curvandoti dinanzi al disprezzo della società.
Sia costante la tua volontà nell'operare il bene: se ad esso non puoi spingerti col volo robusto dell'aquila, abbandonati collo slancio placidissimo della colomba.
Tutto finisce! Anche il dolore: e la pianticella che dedicasti alla requie di un caro un giorno schiuderà il fiore che offrirai a un carissimo vivente. Tutto finisce!
Diventare artista! Avere il mio studio! Nel mio studio mettere un pianoforte per Te! Oh il mio sogno! Avere i fiori, la donna, la purissima arte, qualche libro tedesco e qualche inglese e francese! Essere artista!
Credevo d'esser ambizioso e non lo sono! - Sono ammalato.
Chiama i ricordi col loro nome volta la carta e finisce in gloria.
I ricordi sono come il vino che decanta dentro la bottiglia: rimangono limpidi e il torbido resta sul fondo. Non bisogna agitarla, la bottiglia.
Il ricordo è un compromesso: gli uomini si difendono con quello.
Il tempo cambia il volto delle cose, anche dei ricordi.
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
Il ricordo è una forma di incontro.
Il ricordo ci lega a una parte consumata della nostra vita.
Il ricordo è una memoria che ha goduto.
I ricordi si interpretano come i sogni.