Vigliacco. Chi, nell'emergenza del pericolo, pensa con le proprie gambe.
Lode. Omaggio da noi reso a opere che somigliano alle nostre, ma naturalmente non le eguagliano.
Età avanzata: Momento della vita in cui si chiude un occhio sui vizi che ci si possono ancora concedere e si scagliano fulmini su quelli che non si è più in grado di commettere.
Perseveranza. Meschina e squallida virtù, grazie alla quale i mediocri riescono a ottenere ingloriosi successi.
Religione: riverenza per l'Ente Supremo, nella misura in cui lo si concepisce a immagine e somiglianza dell'uomo.
Naso. L'estremo avamposto della faccia. Si sa che il naso raggiunge il massimo della felicità quando può ficcarsi negli affari altrui.
Come cento stolti non fanno un savio, così è improbabile che da cento vigliacchi esca una decisione eroica.
Tutti gli uomini sarebbero dei vigliacchi se osassero.
La morale coercitiva, esemplificata nel dovere coniugale e nell'autorità familiare, è la morale dei vigliacchi e degli impotenti incapaci di ottenere con l'amore ciò che essi cercano invano di ottenere con l'aiuto della polizia e della legislazione matrimoniale.
Coloro che tengono dei cani sono dei vigliacchi che non hanno il coraggio di mordere da soli.
Non si è mai abbastanza coraggiosi, da diventare vigliacchi definitivamente.
Detesto le persone che hanno un cane. Sono dei vigliacchi che non hanno il coraggio di mordere la gente da sé.
Che cos'è che spinge una persona a detestarsi? Forse la vigliaccheria. Oppure l'eterna paura di vivere nell'errore, di non fare ciò che gli altri si aspettano.
Quella rabbia che ti prende quando sei di fronte alla debolezza, alla vigliaccheria di qualcuno e riconosci, o hai paura di riconoscere, la tua debolezza, la tua vigliaccheria.
La più grande dispensatrice di elemosine è la vigliaccheria.