Togliere le catene agli schiavi è facile, ma liberarli è difficile.
Ho sempre il sospetto che quelli che si riempiono la bocca di cultura siano dei ciarlatani. Le Muse sono discrete e non amano il proscenio.
Perché poi l'uomo senta il bisogno di arrampicarsi sulle rocce a picco, come e più degli stambecchi, lo sa il cielo. Forse è un modo come un altro per sfuggire a se stessi. O per sfuggire agli altri?
Un libro dev'essere un cordiale. Se non vi tonifica, gettatelo via.
Il mondo è un condominio tra la malvagità e la pazzia: l'una regna e l'altra comanda.
Gli occhi? Si dice che siano lo specchio dell'anima; ma, se si pensa alla falsità dei rapporti umani, se ne deve dedurre che essi servano più per spiare gli altri che per rivelare se stessi.
Non è una vergogna essere schiavi: è una vergogna avere schiavi.
Un essere che per natura non appartiene a se stesso ma a un altro, pur essendo uomo, questo è per natura schiavo: e appartiene a un altro chi, pur essendo uomo, è oggetto di proprietà.
Ogni schiavo reca nella sua mano il potere di sopprimere la sua cattività.
La vera schiavitù è la condanna all'astensione.
La schiavitù umana ha toccato il punto culminante alla nostra epoca sotto forma di lavoro liberamente salariato.
Ogni re deriva da una stirpe di schiavi ed ogni schiavo ha dei re tra i suoi antenati.
I peggiori sostenitori della schiavitù sono coloro che trattano bene gli schiavi.
Un capo, una persona, significano un padrone e milioni di schiavi.
Alla schiavitù più pulita è preferibile la morte più sozza.
Lo schiavo inizia col chiedere giustizia e finisce col volere portare una corona. A sua volta, deve dominare.