La fede trasporta le montagne.
La fede che non agisce è lettera morta, gli atti senza la fede sono peggio ancora; è tempo perso, nient'altro.
La medicina è la mia legittima sposa, mentre la letteratura è la mia amante: quando mi stanco di una, passo la notte con l'altra.
La capacità di credere a qualcosa è una facoltà dello spirito.
La morte è spaventosa, ma ancor più spaventosa sarebbe la coscienza di vivere in eterno e di non poter morire mai.
La felicità è una ricompensa che giunge a chi non l'ha cercata.
Nell'atto di fede c'è sempre un momento in cui bisogna chiudere gli occhi e buttarsi in acqua con cuore intrepido e senza garanzia apparente.
La fede passa attraverso un rapporto umano diretto, non è un qualcosa che si impara dai libri.
Sì!!! Che grazia avere la fede! Se non avessi avuto la fede, mi sarei data la morte senza esitare un solo istante.
Le tentazioni contro la fede vanno diritte all'intelligenza per indurla a disputare, ad almanaccare e a sognare.
Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto, mentre il giusto vivrà per la sua fede.
Moriamo con la fede che solo vera è la Pace, solo vero è il bene, solo vero è l'Eterno.
Mio Dio, se voi siete ovunque, com'è possibile che io sia tanto spesso altrove?
La fede, a mio avviso, è un processo di irrigidimento, una sorta di amido mentale.
Ho scritto molto su Dio, ma in fin dei conti non so se credo in Dio. Io non capisco come alcuni facciano ad affermare che Dio sia datore di immortalità, io non riesco a credere in un Dio immortale.
La fede è certa, più certa di ogni conoscenza umana, perché si fonda sulla Parola stessa di Dio, il quale non può mentire.