Forse il nostro universo si trova dentro al dente di qualche gigante.
Più l'uomo è stupido e meglio capisce il suo cavallo.
L'indifferenza è una paralisi dell'anima, una morte prematura.
Che fortuna possedere una grande intelligenza non ti mancano mai le sciocchezze da dire.
In una sciocchezza c'è assai più vitalità e più salute che nei nostri sforzi per giungere ad una vita di meditazione.
La fede trasporta le montagne.
Io ti consegno il mio universo.
Per un non iniziato, una pagina di una rivista di fisica sperimentale contemporanea risulta tanto misteriosa quanto un mandala tibetano. Entrambi sono registrazioni di indagini sulla natura dell'universo.
L'universo è come una cassaforte per cui esiste una combinazione; ma la combinazione è chiusa dentro la cassaforte.
Forse il cervello umano è sopravvalutato: non è la macchina perfetta che si pensa; nella scatola cranica ci sono universi sconosciuti e sconfinati.
Si dice che quando una persona guarda le stelle è come se volesse ritrovare la propria dimensione dispersa nell'universo.
La creazione spontanea è la ragione per cui c'è qualcosa invece di nulla, per cui esiste l'universo, per cui esistiamo noi. Non è necessario appellarsi a Dio per accendere la miccia e mettere in moto l'universo.
Quanto piccolo l'uomo dinanzi l'universo, quanto grande lui che l'universo comprende!
A che serve questo circolo vizioso di dolore, di violenza, di paura? Deve avere uno scopo, altrimenti il nostro universo è governato dal caso, il che è impensabile. Ma quale? Questo è l'immenso, sempiterno interrogativo al quale la mente umana è ancora lontanissima dal poter dare una risposta.
Quando desideri una cosa, tutto l'Universo trama affinché tu possa realizzarla.
Il profondissimo desiderio di conoscenza dell'uomo è una giustificazione sufficiente per il persistere della nostra ricerca. E il nostro obiettivo non è niente di meno di una descrizione completa dell'universo in cui viviamo.