Pensare è un piacere faticoso, come fare sport.
Sorrideva quand'era disgustato dal mondo. Lo giudicavano pertanto felice.
Frase rubata al tempo, all'incalzare della vita. Un aforisma segna un'emozione, una visione, una nascita, un gioco. Sempre un aforisma farà da epitaffio ad una morte.
Nella corsa all'avere gli uomini rammentano quegli scarabei che si contendono, combattendo con minuziosità, una pallina di sterco.
Nel dispregio della solitudine, ma forse nella fatica della solitudine si scorge l'agonia del frammento.
Solo chi ricerca, e sente che deve farlo, ha in uggia dogmi e ideologie, non si rassegna a verità codificate, già impacchettate e pronte per il commercio di anime.
Ci sono in ogni epoca degli individui che non pensano come tutti, cioè che non pensano come coloro che non pensano affatto.
Noi siamo quello che pensiamo.
Pensare è la cosa meno salutare al mondo e le persone muoiono di ciò come muoiono di altre malattie.
Nulla fa chi troppe cose pensa.
Quel che vi è di meglio nel pensiero si aggrappa come edera morta su vecchi mattoni morti.
Pensa male, non ti sbaglierai.
Il pensiero s'impernia sulla definizione delle parole.
Mentre si pensa spesso si perde l'occasione.
Pensare è il lavoro più arduo che ci sia, ed è probabilmente questo il motivo per cui così pochi ci si dedicano.
Solo quando pensiamo intensamente a cosa è già stato pensato comprenderemo il senso corretto di quello che è già stato pensato.