Chi non conosce il suo limite tema il destino.
La saggezza è una virtù del raziocinio, in base alla quale si può deliberare bene su beni e mali in vista della felicità.
L'uomo è per natura superiore, la donna inferiore; il primo comanda, l'altra ubbidisce, nell'uno v'è il coraggio della deliberazione, nell'altra quello della subordinazione.
La filosofia ha in sé piaceri meravigliosi per la loro purezza e stabilità, ed è naturale che la vita di coloro che sanno trascorra in modo più piacevole che non la vita di coloro che ricercano.
Lo studio è la migliore previdenza per la vecchiaia.
Il proverbio è un avanzo dell'antica filosofia, conservatosi fra molte rovine per la sua brevità ed opportunità.
Abbiamo bisogno di vedere che i nostri limiti vengano trasgrediti e che ci sia vita che pascoli liberamente dovunque noi vaghiamo.
L'unico modo per non far conoscere agli altri i propri limiti, è di non oltrepassarli mai.
Ci sono cose che spesso non possiamo fare e di solito sono le più importanti.
Cavilla sui tuoi limiti e senza dubbio ti apparterranno.
La felicità più grande consiste nell'accettare i nostri limiti e amarli.
Chi scalza il muro, quello gli cade addosso.
Non c'è destino, ma soltanto dei limiti. La sorte peggiore è subirli. Bisogna invece rinunciare.
C'è un limite oltre cui nessuno riesce a restare sospeso nel vuoto senza farsi prendere dal panico.
Quando ricevi il primo pugno in faccia e ti rendi conto di non essere di vetro, non ti senti vivo finché non ti spingi oltre il tuo limite.
Ogni uomo prende i limiti del proprio campo visivo per i limiti del mondo.