Chiamiamo libero colui che esiste per sé stesso e non per un altro.
L'energia della mente è l'essenza della vita.
Noi siamo quello che facciamo costantemente, l'eccellenza quindi non è un atto ma un'abitudine.
Di uomini che peccano per difetto in ciò che riguarda i piaceri o che godono meno di quanto non sia conveniente, non ce ne sono molti: non è umana una simile insensibilità.
Tutte le azioni umane hanno una o più di queste sette cause: caso, natura, costrizione, abitudine, ragione, passione e desiderio.
È nella natura del desiderio di non poter essere soddisfatto e la maggior parte degli uomini vive solo per soddisfarlo.
L'uomo, l'uomo-artista crede più o meno in buona fede di aspirare alla libertà, ma nel suo profondo la considera come un'ipotesi disastrosa e, per fortuna, inattuabile.
Dove non v'è libertà non può esservi legalità.
La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione.
Libertà, uguaglianza, sono parole magiche.
Io non sono un liberatore: i liberatori non esistono. Sono i popoli che si liberano da sé.
La libertà non ha patria.
La libertà dell'uomo non è in grado di reggere tutto il peso della rivelazione di Dio.
Non si può separare la pace dalla libertà perché nessuno può essere in pace senza avere libertà.
Bisogna mirare alla libertà. E c'è un solo modo per ottenerla: l'indifferenza verso la sorte.
Non c'è nessuna facile strada per la libertà.