Che differenza c'è tra Roma e Milano, a parte il fatto che lassù si lavora?
Quando il Concilio di Trento fu chiuso Berlicche venne respinto nel centro della terra: ogni tanto lo richiamiamo coi nostri peccati.
Seppi da Wacherio che il Bruno fu abbruciato in Roma e che sopportò con costanza il supplicio, asserendo che tutte le religioni sono vane e che Iddio s'immedesima col mondo, col circolo e col punto.
Roma dovrebbe occuparsi di arte e lasciare perdere gli abiti. Troppa volgarità. Delle donne eleganti di un tempo non c'è più traccia. Colpa della tv e dei suoi modelli-velina.
Roma può darti tante e tali donne che puoi ben dire: «Ciò ch'è bello al mondo è tutto qui».
Roma è la più stupida e prosaica delle città che conosco, senza spazio per chiunque abbia una testa o un cuore.
Roma è un sogno che la Chiesa tenacemente custodisce.
I fascisti che il 28 ottobre 1922 entrarono in Roma non dispiacquero in Vaticano. Era la medievale distinzione della Chiesa sulle guerre giuste e quelle ingiuste.
A Londra, tranne il Papa, c'è tutto. A Roma, tranne tutto, c'è il Papa.
Roma non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi.
Madre comune d'ogni popolo è Roma e nel suo grembo accoglie ognun che brama farsi parte di lei. Gli amici onora; perdona a' vinti; e con virtù sublime gli oppressi esalta ed i superbi opprime.
Una città che, partita da modestissimi inizi, è tanto cresciuta da essere ormai oppressa dalla sua stessa grandezza.