La massa ha scarsissima capacità di giudizio e assai poca memoria.
Il perpetuarsi dell'esistenza dell'uomo non è che una prova della sua lussuria.
Non v'è dubbio che la vita non ci sia stata data perché ne godiamo, ma per vincerla, per superarla.
Se una volta si lamentavano i peccati del mondo, oggi si guarda con orrore ai debiti del mondo e, come un tempo il giudizio universale, così oggi si profetizza la bancarotta universale dello Stato, sebbene, al tempo stesso, con la fiduciosa speranza di non dovervi assistere.
La religione può venir paragonata ad uno che prende per mano un cieco e lo guida dove questi non può vedere, nel qual caso l'essenziale è che il cieco raggiunga la propria meta, e non ch'egli veda ogni cosa.
Come aumenta il sapere, così aumenta il dolore. Come aumenta il dolore, così aumenta il sapere.
È più facile morire per le masse che viverci insieme.
Un individuo, posto in una compagnia, o in un battaglione, circondato dai suoi commilitoni, si getterà più di buon grado nella lotta, che se fosse solo. Nelle masse si sente ben protetto, anche se vi fossero mille prove per pensare il contrario.
Le masse pensano che l'ubriachezza, la stupidità e l'immoralità debbano essere loro proprietà privata, e che se uno di noi si rende ridicolo è come se andasse a caccia di frodo nelle loro riserve.
Finché può, la massa accoglie in sé ogni cosa; ma proprio perché accoglie ogni cosa, essa si disgrega.
L'uomo che non vuole appartenere alla massa non deve far altro che cessare di essere accomodante verso se stesso; segua la sua coscienza che gli grida: "Sii te stesso!".
Al diritto divino dei re s'è sostituito il diritto meglio che divino delle masse; all'infallibilità del papa l'infallibilità delle maggioranze. Il rivolgimento è grande; non forse altrettanto grande il guadagno.
La grande massa pensa assai poco perché le mancano il tempo e l'esercizio necessari. Ma, così, conserva molto a lungo i suoi errori.
I sentimenti della massa sono sempre semplicissimi e molto esagerati. La massa non conosce quindi né dubbi né incertezze. Corre subito agli estremi, il sospetto sfiorato si trasforma subito in evidenza inoppugnabile, un'antipatia incipiente in odio feroce.
La massa non si sente mai sazia. Fin quando resta un uomo non ancora catturato da lei, essa mostra il suo appetito.