Non si dà malvagità senza qualche parto d'imbecillità.
Certe verità sono più pronti a dirle i matti che i savi.
La perseveranza è la virtù per cui tutte l'altre virtù fanno frutto.
Presso che le operazioni tutte con le quali gli uomini s'ingegnano di acquistare la felicità, sono ad essi cagione di maggiore infelicità.
Se non ti vuoi trovare nella bestiale necessità di adoperare i denti contro certi tuoi simili, lascia loro vedere che li hai.
Se vuoi formarti un concetto probabilmente adeguato della corruttibilità di un uomo, scruta la qualità e la forza de' suoi desideri.
Il difficile non è evitare la morte quanto piuttosto evitare la malvagità, che ci viene incontro più veloce della morte.
È ridicolo non cercare di evitare la propria malvagità, cosa che è possibile, mentre si cerca poi di evitare quella degli altri, cosa che è impossibile.
Il buono vive in società, il malvagio da solo.
Chi è malvagio nel profondo del cuore, probabilmente la sa lunga.
I malvagi sono colmi di pentimento.
Il malvagio ha due maniere di nuocere: facendo il male e facendo il bene.
Anche se l'uomo ha rimosso nell'inconscio i suoi impulsi malvagi e vorrebbe dirsi che non è responsabile di essi, qualcosa lo costringe ad avvertire questa responsabilità come un senso di colpa il cui motivo gli è sconosciuto.
La malvagità è sempre più facile della virtù, perché in tutto prende sempre una scorciatoia.
Si può fare una grande malvagità, ma un'opera buona non si può farla altro che piccola.
Fidarsi di un malvagio è dargli mezzo per nuocere.