Quello di cui ho paura non è la morte, ma la solitudine.
Non bisogna mai gioire della propria giornata prima di aver messo il berretto da notte.
L'educazione fa di ciascuno di noi un pezzo dell'ingranaggio e non un individuo.
Quando si hanno vent'anni, si pensa di aver risolto l'enigma del mondo; a trent'anni, si comincia a rifletterci sopra, e a quaranta, si scopre che esso è insolubile.
Mi è capitato di credere che la miseria attiri miseria e che le persone felici evitano la sfortuna degli altri.
Tutta la vita è fatta solo di ripetizione.
Aveva la bellezza di cui solo i vinti sono capaci. E la limpidezza delle cose deboli. E la solitudine, perfetta, di ciò che si è perduto.
Nessuno spettro ci assale in travestimenti più svariati di quelli con cui si camuffa la solitudine, e una delle sue maschere più impenetrabili è l'amore.
Qualunque cosa tentiamo, qualunque cosa facciamo, qualunque sia lo slancio del nostro cuore, l'appello delle nostre labbra e la stretta delle nostre braccia, siamo sempre soli.
Amare, è celebrare in permanenza la riunione di due solitudini.
La solitudine è per lo spirito ciò che il cibo è per il corpo.
Ciò che uno può essere per un altro ha i suoi limiti, e sono assai stretti: alla fine, ognuno si ritrova solo, e a quel punto ciò che conta è questo: chi sia, allora, a essere solo.
L'amore della solitudine è segno di una disposizione per la conoscenza; ma si giunge alla conoscenza solo quando si percepisce la solitudine sempre e ovunque, nella folla, nella battaglia e sulla piazza del mercato.
I grandi uomini sono i più soli.
Alla fine tutti quanti siamo e restiamo soli.
La solitudine può essere una tremenda condanna o una meravigliosa conquista.