Il desiderio è l'essenza dell'uomo.
Nessuno può alienare a favore d'altri il proprio diritto naturale, inteso qui come facoltà di pensare liberamente.
Gli uomini non nascono civili, lo diventano.
Le azioni umane non vanno derise, compiante o detestate: vanno comprese.
Nessuna delle cose che non sono in mio potere mi è tanto cara quanto stringere amicizia con uomini sinceramente amanti della verità.
Quanto più uno è ignorante tanto più è audace e pronto a scrivere.
Niente il desiderio ama più di ciò che è proibito.
I desideri sono come i gradi di una scala che quanto più tu la sali e tanto meno contento ti trovi.
Sempre, quando siamo in alto, desideriamo più di ogni altra cosa avere accanto a noi un osservatore in qualità di ammiratore.
I desideri naturali hanno limiti ben definiti, quelli nati da una falsa opinione non ne hanno: il falso non ha confini.
Soddisfare i bisogni eliminando i desideri è analogo a quello di amputarsi i piedi quando si ha bisogno di scarpe.
Viviamo per desiderare.
Il desiderio è una specie di serpe prodigioso, che quanto s'accorcia di dietro, tanto s'allunga dinanzi.
Ogni umana attività è indotta dal desiderio.
Si dice che il desiderio è il prodotto della volontà, ma in realtà è vero il contrario: la volontà è il prodotto del desiderio.
Il desiderio, muovendo sempre verso ciò che ci è più contrario, ci costringe ad amare quel che ci farà soffrire.