La sfortuna generalmente è dovuta a un errore di calcolo.
La guerra è come l'amore, trova sempre il suo fine.
Nemmeno per un attimo l'attore si trasformi completamente nel suo personaggio. "Non rappresentava re Lear, era Lear" sarebbe un giudizio disastroso.
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.
La corruzione è la nostra unica speranza. Finché c'è quella, i giudici sono più miti, e in tribunale perfino un innocente può cavarsela.
Ci mettiamo dalla parte del torto, in mancanza di un altro posto in cui metterci.
Presto invecchiano gli uomini nelle disavventure.
Il fato non si accontenta di una sola calamità.
È sempre nel deserto che si rompe la bottiglia d'acqua.
- Penso di avere paura di essere felice.- Come puoi avere paura di una cosa del genere?- Perché quando sei felice, c'è sempre qualcosa che va storto.
In tempi di prosperità di amici sarai pieno; in tempi di avversità non uno su venti.
La vera, unica sfortuna: quella di venire alla luce. Risale all'aggressività, al principio di espansione e di rabbia annidato nelle origini, allo slancio verso il peggio che le squassò.
Che cosa dovrebbe dire allora uno di fronte ad ogni avversità? Io ho fatto pratica per questo, io mi sono addestrato per questo.
Non essere amati è una semplice sfortuna; la vera disgrazia è non amare.
Niente è di più ridicolo della disgrazia, altrui naturalmente.
Le avversità possono essere superate solo immaginando come sarebbe il mondo se i nostri sogni finalmente si avverassero.