Ciò che possiedi di buono, ascrivilo agli dèi, non a te.
Chi è ricco? Chi nulla desidera. Chi è povero? L'avaro.
Procurate, mentre siete giovani, di acquistare della sapienza; sarà questa l'unica vostra consolazione nella vecchiaia: voi non potete fare un migliore acquisto e questa è l'unica cosa il cui possesso sia certo, e che nessuno potrà rapirvi.
Cos'è invece proprio dello sciocco? Voler nuocere, e non poterlo fare.
Bisogna amare come se si dovesse odiare o odiare come se si dovesse amare.
Qual è il bene maggiore? Una mente sempre consapevole del giusto.
L'uomo, quanto più possiede, tanto meno si possiede.
Un uomo che non possiede che massime è come un ciclope il cui unico occhio è posto dietro al capo.
Di ciò che possediamo niente è necessario.
Colui che poco possiede è tanto meno posseduto.
Il possesso disperde l'attrazione.
Quando entra in gioco il possesso delle cose terrene, è difficile che gli uomini ragionino secondo giustizia.
Chi più possiede, più debbe temere di non perdere.
Non dobbiamo possedere nulla che procuri un grande guadagno a chi voglia sottrarcelo.
Quando l'appartenersi di una donna e di un uomo diventa possesso, allora si può essere perduti, perché si perde solo ciò che si possiede.