La consuetudine è una seconda natura che distrugge la prima.
L'uomo non è nulla più di un giunco, il più debole della natura: ma è un giunco pensante.
L'impegno a pensare bene è il principio della morale.
L'ultimo passo della ragione, è il riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano.
Alcuni parlano bene ma non scrivono bene. Il fatto è che il luogo e il pubblico li scaldano e sollecitano dalla loro anima più di quanto, senza questo calore, vi troverebbero.
Il cuore ha le sue prigioni che l'intelligenza non apre.
Con la consuetudine si forma quasi un'altra natura.
Il conformismo non ama le realtà vere, né gli spiriti creativi, ma solo nomi e consuetudini.
La consuetudine che da certuni non a torto è detta una seconda natura.
Dove potrò trovare un uomo che sia guidato dalla ragione invece che dalle consuetudini e dalle necessità?
La perfezione si raggiunge quando la consuetudine di fare il bene si trasforma in piacere.
La morale è una consuetudine più che una legge naturale.
Decor è il bell'apparire di un'opera priva di difetti, le cui parti rispondono a un calcolo preciso, e questo lo si ottiene rispettando la consuetudine o la natura.
Sorga tra voi una comunità che inviti al bene, raccomandi le buone consuetudini e proibisca ciò che è riprovevole.
Si potrebbe dire che la consuetudine alla noia e al dolore determina da parte nostra una inerzia una resistenza alla gioia.