È solo dopo aver perso tutto che siamo liberi di fare qualsiasi cosa.
A volte a nostra insaputa ci troviamo diretti verso un precipizio, sia che ciò avvenga per caso o intenzionalmente, non possiamo fare niente per evitarlo...
Non è un viaggio, tutti i viaggi finiscono ma noi andiamo avanti, il mondo gira e noi giriamo assieme a lui, i progetti svaniscono, i sogni prendono il sopravvento, ma ovunque vada ci sei tu, la mia sorte, il mio destino, la mia fortuna.
Quanto sai di te stesso se non ti sei mai battuto?
Devi avere coscienza, non paura. Coscienza che un giorno tu morirai!
Non buttare la vita obbedendo agli ordini di qualche idiota.
Noi andremo in bancarotta nella vana ricerca della assoluta sicurezza.
La morale ha preservato dal nichilismo i falliti, conferendo a tutti un valore infinito, un valore metafisico, e inserendo tutti in un ordinamento che non concorda con quello della potenza e gerarchia terrena.
L'artista lavora cercando, senza sapere fino a che punto del cammino intuito riuscirà ad arrivare; a volte fallisce. Il tecnico invece sa quello che deve fare fin dall'inizio, e lo fa inesorabilmente. Il primo indaga, inventa e inciampa. Il secondo ripete, fa qualcosa che è già stato inventato.
Il genio è solo il potere di compiere continui sforzi. La linea tra fallimento e successo è così sottile che raramente ci rendiamo conto di oltrepassarla, così sottile che spesso siamo su quella linea e non lo sappiamo.
Come si fa a credersi indegni di sopravvivere al fallimento quando il fallimento è solo un incidente di percorso che avrebbe dovuto renderci più forti?
Noi dobbiamo aspettarci di fallire... ma fallire in un atteggiamento di apprendimento, determinati a non ripetere gli errori, ed a massimizzare i benefici di ciò che abbiamo appreso nel processo.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni.
Questa è la storia di un vinto, ce ne sono tanti, purtroppo, che sognano una casa, una famiglia, invece trovano l'abbandono, la disperazione. Non sono loro le vittime, sono io, siamo noi, perché non ci rendiamo conto dell'indifferenza.
Una delle cause più comuni del fallimento è l'abitudine di rinunciare quando ci si imbatte in una sconfitta temporanea. Prima o poi, tutti compiamo questo errore nella nostra vita.
La maggior parte delle cose che provi a fare in televisione fallisce.