Quando scoprirai chi sei, riderai di ciò che credevi di essere.
Prima di parlare domandati se ciò che dirai corrisponde a verità, se non provoca male a qualcuno, se è utile, ed infine se vale la pena turbare il silenzio per ciò che vuoi dire.
La nascita è sofferenza, la vecchiaia è sofferenza, la morte è sofferenza; tristezza, lamenti, dolore fisico e mentale, angoscia, sono sofferenza; la separazione da ciò che piace è sofferenza, non poter avere ciò che si desidera è sofferenza.
"Questi figli sono miei, questa ricchezza è mia!", così pensando lo stolto è travagliato. ma se egli stesso non appartiene a sé stesso, quanto meno i figli, quanto meno la ricchezza!
Siamo ciò che pensiamo. Tutto ciò che siamo è prodotto dalla nostra mente.
Meno avete, e meno dovete preoccuparvi.
Ritengo che ciascuno dovrebbe essere come chiunque altro.
Parte di me sospetta che io sia un perdente, l'altra parte pensa che sono Dio Onnipotente.
Siamo tutti sconsiderati e incauti, insicuri, brontoloni, ambiziosi (ma perché cerco di nascondere con parole troppo blande la piaga di tutti?), siamo tutti malvagi. Pertanto qualunque vizio venga rimproverato a un altro, ciascuno se lo ritroverà in seno.
Mostrami il tuo cane e ti dirò chi sei.
Sii educato con tutti; socievole con molti; intimo con pochi; amico con uno soltanto; nemico con nessuno.
Certi nascono umani. Altri ci mettono una vita per diventarlo.
Non sono un ateniese o un greco, ma un cittadino del mondo.
Siamo come le palle da biliardo in una partita tra giocatori inesperti, spinte continuamente in prossimità della buca senza mai finirci se non per caso.
Si può essere tutto ciò che si vuole, basta trasformarsi in tutto ciò che si pensa di poter essere.
La mia unica ambizione è quella di non essere nessuno, mi sembra la soluzione più sensata.