Se il mondo va male è perché io stesso vado male.
Il primo dovere dello psicologo scientifico sta nel mantenersi aderente ai fatti vitali della psiche, nell'osservare con esattezza questi fatti, aprendosi in tal modo a quelle esperienze più profonde delle quali non ha assolutamente conoscenza.
La cosa più terrificante è accettare se stessi completamente.
Non vi è nulla di più difficile da tollerare che se stessi.
Il neofita sente il dovere di difendere fanaticamente la fede che ha abbracciato. Nel paranoico abbiamo esattamente la stessa condizione: egli si sente costretto a difendersi contro ogni critica esterna perché il suo sistema delirante è fortemente attaccato all'interno.
A quanto possiamo discernere, l'unico scopo dell'esistenza umana è di accendere una luce nell'oscurità del mero essere.
C'è una certa solidarietà e un'infamia condivisa tra il governo che fa il male e il popolo che lo lascia fare. Soffrire è una cosa venerabile, subire è una cosa disprezzabile.
Cosi come l'orrore è la misura dell'amore, la sete del male è la misura del bene.
Possibile che non si possa vivere senza far male agli innocenti?
L'erbaccia è una pianta di cui non sono state ancora scoperte le virtù.
I buoni fanno un gran male al mondo. Certamente il maggior male che fanno è quello di dare tanta importanza al male.
Nessuno può farti più male di quello che fai tu a te stesso.
A chi tende a far male non mancheranno mai occasioni.
Un male incerto provoca inquietudine perché, in fondo, si spera fino all'ultimo che non sia vero; ma un male sicuro, invece, infonde per qualche tempo una squallida tranquillità.
La pia finzione secondo la quale il male non esiste lo rende soltanto vago, enorme e minaccioso.
Non so se sto male perché impazzisco o se impazzisco perché sto male.