Ove non arriva la pelle di leone, si rappezzi con quella di volpe.
Quanto piccolo l'uomo dinanzi l'universo, quanto grande lui che l'universo comprende!
Tutti fuggono, perfino gli amici, da chi è colpito da una malattia contagiosa. Va dunque posta, fra le contagiose, anche la bolletta.
La virtù è come la cimice. Perché esali il suo odore bisogna schiacciarla.
Teneva la moglie come certi bibliofili tengono i libri, senza toccarli.
L'originalità in arte ha più spesso radice in difetti che non in virtù.
Il furbo è sempre in un posto che si è meritato non per le sue capacità, ma per la sua abilità a fingere di averle.
La gente non migliora, diventa solo più furba. Quando diventi più furbo, non smetti di strappare le ali alle mosche, cerchi solo di trovare dei motivi migliori per farlo.
Con le volpi dobbiamo agire da volpi.
Segni distintivi del furbo: pelliccia, automobile, teatro, restaurant, donne.
Che la furbizia sia caratteristica servile, e mai signorile, è la sola fondamentale scoperta politica che milioni di italiani devono ancora fare.
La furberia è una qualità italiana potente, però ci ha rovinato. Sarà meglio magari diventare scaltri: è una cosina un pochino più nobile.
Colui che sa è un fesso. Colui che riesce senza sapere è un furbo.
Il limite dei furbi è che non riescono ad esimersi dall'esibire i frutti della loro furbizia, prima o poi.
I fessi hanno dei principi. I furbi soltanto dei fini.