Fare il proprio dovere val meglio dell'eroismo.
Guai se la plebe comincia a gustare il sangue! E' un ubbriaco che più beve, più desidera il vino.
L'ignorante è non solo zavorra, ma pericolo della nave sociale.
Il denaro destinato alla beneficenza non ha merito se non rappresenta un sacrificio, una privazione.
Il buon senso è come un cannocchiale che fa vedere da lontano il male e il bene.
Uno de' più nobili ed opportuni esercizj della penna è sempre la storia.
Gli eroi sono più inclini all'autocitazione che all'autocritica.
Diventare un eroe è come vincere la professione più corta sulla terra.
L'adorazione dell'eroe è più forte dove c'è meno riguardo per la libertà umana.
L'Eroe è la coscienza universale del dovere essere.
Alle opere veramente preziose si perviene soltanto tramite la mediazione di questo sforzo antieconomico (lo sport), i cui sublimi risultati sono: la creazione scientifica e artistica, l'eroismo politico e morale, la santità religiosa.
Il primo grado dell'eroismo è vincere la paura e il dominio su se stessi.
Amiamo l'eloquenza fine a se stessa, e non per la verità o per l'eroismo che può suscitare.
Un eroe non può essere eroe se non in un modo eroico.
Il bisogno dell'America non è l'eroismo ma la guarigione; non panacee, ma la normalità; non la rivoluzione ma il restauro.
I veri eroi sono quelli che ogni giorno si alzano dal letto e affrontano la vita anche se gli hanno rubato i sogni e il futuro. Quelli che alzano la saracinesca di un bar o di un'officina, che vanno in un ufficio, in una fabbrica. Che non lottano per la gloria o per la fama, ma per la sopravvivenza.