Riconoscere il bisogno è la condizione primaria del design.
L'immagine della morte è bastevole ad occupare tutto un intelletto.
La realizzazione implica l'idea che quello che si sa è definitivo.
Non basta mandare i figli a scuola, bisogna accompagnarli sulla via degli studi, bisogna costruire giorno per giorno in essi la consapevolezza che a scuola si va non per conquistare un titolo, ma per prepararsi alla vita.
C'era una qualche mancanza cruciale nelle cose intorno a lui. Erano incompiute, per cosí dire. Erano inosservate, per cosí dire. Forse era quello l'aspetto che avevano le cose quando non c'era nessuno che le vedesse.
Una volta che crediamo in noi stessi, possiamo rischiare curiosità, meraviglia, delizia spontanea, o qualsiasi esperienza che rivela lo spirito umano.
Il proposito più alto delle coltivazioni intellettuali è di dare all'uomo una perfetta conoscenza e padronanza del suo io interiore, di rendere la sua consapevolezza la sua propria luce e il suo proprio specchio.
Il problema autentico è risvegliare nell'individuo quel tanto di consapevolezza capace di generare in lui il desiderio di divenire libero, intelligente, autorealizzato e pienamente consapevole.
Chi voglia varcare senza inconvenienti una porta aperta deve tener presente che gli stipiti sono duri.
Il vero avversario è dentro se stessi. In questo sta la chiave per capire il segreto della vita.
La nostra stessa consapevolezza della nostra esistenza impone regole che selezionano, tra tutti i possibili ambienti, soltanto quelli con caratteristiche che consentono la vita.