L'uomo è il peggior nemico di sé stesso.
La brevità è una grande attrattiva dell'eloquenza.
In primo luogo il cedere alle circostanze, cioè l'ubbidire alla necessità, è sempre un connotato del saggio.
Esistono in tutto due generi di scherzo: uno volgare, violento, vergognoso e osceno, e un altro elegante, urbano, ingegnoso e fine. Di questo secondo tipo sono intrisi non solo il nostro Plauto e la Commedia greca antica, ma anche i libri dei filosofi socratici.
La vita non è niente senza l'amicizia.
L'avarizia in età avanzata è insensata: cosa c'è di più assurdo che accumulare provviste per il viaggio quando siamo prossimi alla meta?
Il solo posto al mondo in cui si può incontrare un uomo degno di questo nome è lo sguardo di un cane.
L'uomo è più complicato della mosca, che divora gli escrementi purché ne trovi. L'uomo coprofago li cerca nel corpo e li vuole ricevere dal corpo, come parte vivente di quel corpo, desiderato brancicando nella sua intimità alchemica più oscura.
Un grand'uomo riceve sempre l'aiuto di tutti perché ha il dono di ricavare qualcosa di buono da tutto e da tutti.
Uomo con troppi bisogni, uomo pronto ad ogni viltà.
Gli uomini si capiscono solo nella misura in cui sono animati dalle stesse passioni.
Se vuoi insinuarti nella testa di un uomo, devi prima entrare nel suo letto.
Gli uomini quando sono tristi si limitano a piangere sulla propria situazione. Quando si arrabbiano, allora si danno da fare per cambiare le cose.
È molto meno raro trovare uomini senza virtù che uomini senza difetti.
All'età di cinquant'anni ogni uomo ha la faccia che si merita.
È certo meglio essere maschi piuttosto che donne, perché anche il maschio più miserando ha una moglie cui comandare.