Anche alle cose belle il saggio dà un limite.
Quello di essere poveri e di voler vivere da ricchi è un vizio molto diffuso.
Coloro per i quali l'unica gioia consiste nel mangiare possono dare soltanto quell'unico, bestiale significato alla propria esistenza.
La pena più tremenda è portare in cuore, notte e giorno, il testimone delle proprie colpe.
Che cosa farò a Roma? Non so mentire.
Il saggio trova in sé la causa dei propri errori, il pazzo ne accusa gli altri.
L'uomo saggio non si rattrista per gli uomini che non conoscono, si rattrista di non conoscere gli uomini.
L'uomo più saggio è generalmente colui che non crede affatto di esserlo.
Il saggio si abitua ai mali futuri e, mentre per gli altri diventano sopportabili dopo una lunga sofferenza, egli li rende tali con una lunga meditazione.
L'uomo saggio pensa una volta prima di parlare per la seconda.
Non chiamare stolto nessuno tra voi, giacché in verità noi non siamo né saggi né stolti. Siamo verdi foglie sull'albero della vita, e la vita stessa è al di là della saggezza e, certo, al di là della stoltezza.
Che differenza c'è negli affari matrimoniali tra l'essere venali e l'essere prudenti? Dov'è che finisce la saggezza e incomincia l'avidità?
Come definire la meditazione? Come la saggezza alla ricerca della saggezza.
Il saggio si comporterà senza volerlo in modo affabile con gli altri uomini, come un principe, e nonostante ogni diversità di ingegno, di classe e di costumi, facilmente li tratterà come uguali: cosa per cui, non appena essa sarà notata, gliene si vorrà.
Un saggio incontrò un magnate stolto; si misero a discutere di istruzione e ricchezza. Quando si lasciarono, il saggio si ritrovò in mano solamente un pugno di sozzura, il magnate scoprì nel suo cuore solamente un velo di nebbia.