Degli sciocchi è maestro non il discorso, ma la sventura.
È grandezza d'animo sopportare con dignità i torti.
Criticare i propri errori è meglio che criticare quelli degli altri.
Per convenzione il dolce, per convenzione l'amaro, per convenzione il caldo, per convenzione il freddo, per convenzione il colore, secondo verità gli atomi e il vuoto.
Si deve essere veraci, non loquaci.
Il bene e il vero è uguale per tutti gli uomini; ma il piacevole varia da uomo a uomo.
Una giornata a volte è matrigna, a volte è madre.
Ogni sventura dà poi il piacere di raccontarla.
Egli è così sfortunato che incorre in incidenti che sono iniziati ad accadere a qualcun altro.
Lasciate a se stesse, le cose tendono a andare di male in peggio.
La felicità e la disgrazia sono a volte così vicine una all'altra che si confondono. Il nostro cuore come un pendolo oscilla sempre tra loro due.
Solo uno sciocco con vocazione da apostolo poteva andare in giro per il mondo cercando la sventura e la bruttezza con un moccolo di candela.
La storia non è altro che un quadro di delitti e di sventure.
La sventura rende più dure le membra degli uomini, più acuti i loro occhi, più rapida la mente.
Non era che un vigliacco e quella era la maggior sfortuna che un uomo potesse avere.
A Hollywood non c'è posto per la gente pigra o sfortunata. Soprattutto sfortunata.