Ognuno vuole amici potenti. Ma loro ne vogliono di più potenti.
Chi ha conosciuto i propri accessi di odio contro se stesso, come fa a meravigliarsi dell'odio altrui?
Tutto ciò che viene mangiato è oggetto di potere.
Gli assetati d'amore sono tutti così simili tra loro, che per studiarli ne basta uno. Ancora piú semplice: se quell'uno siamo noi.
Io credo che faccia parte del sapere il volersi rendere manifesto e non contentarsi di un'esistenza nascosta. Il sapere muto mi pare pericoloso, perché, ammutolendo sempre più, finisce per diventare un sapere segreto che poi deve vendicarsi della propria segretezza.
Chi ha avuto successo non ode che gli applausi. Per il resto è sordo.
Sei uno schiavo? Allora sei incapace di essere amico. Sei un tiranno? Allora sei incapace di avere amici. Per troppo tempo nella donna si è celato uno schiavo e un tiranno. Perciò la donna non è ancora capace di amicizia: essa conosce solo l'amore.
Amico è con chi puoi stare in silenzio.
Gli amici ti conosceranno meglio nel primo minuto dell'incontro di quanto gli estranei possano conoscerti in mille anni.
L'amicizia fugge dalla ricchezza, come colomba dal falco.
Gli amici non sono né molti né pochi ma in numero sufficiente.
La maggior parte della gente gode dell'inferiorità dei suoi migliori amici.
Una risata non è affatto un cattivo modo per iniziare un'amicizia, ed è di gran lunga il miglior modo per finirla.
Gli uomini chiamano amicizia una società di interessi, uno scambio d'aiuti, un commercio insomma, in cui l'amor proprio spera di potere guadagnare qualche cosa.
Non sono l'acqua e il fuoco, come dicono, a esser utili in tante situazioni, è l'amicizia.
L'amicizia, come l'ombra vespertina, si allunga nel crepuscolo della vita.