I terroni non so, ma noi italiani non siamo razzisti.
L'Europa è la prosecuzione della politica con altre banche.
Vedi cara, l'amore è una cosa, il sesso un'altra." "E quello che facciamo noi come si chiama?
Ogni popolo ha il governo che si merita. Noi anche l'opposizione.
Il mio sogno è che i miei quattro bambini possano vivere un giorno in una nazione dove non saranno giudicati dal colore della loro pelle ma dal contenuto del loro carattere.
Finché il colore della pelle di un uomo sarà più importante di quello dei suoi occhi sarà sempre guerra.
Il pregiudizio razziale troverà sempre un fertile terreno in quella piccola e debole cosa che è il cervello umano.
Questo deprecabile razzismo da stadio sta rovinando l'immagine di milioni di razzisti per bene.
La così detta razza bianca è in realtà rosa-grigio.
È impossibile parlare del razzismo di oggi se non si ricorda il razzismo di ieri.
Lo Stato non rappresenta un fine ma un mezzo. Esso è la premessa della formazione d'una superiore civiltà umana, ma non è la causa di questa. La causa è riposta solo nella presenza d'una razza idonea alla civiltà.
Fin dagli inizi l'auto-proclamazione della comunità dei liberi avverte a bisogno di far ricorso a miti genealogici che diano un fondamento a questo gesto di distinzione.
Con la creazione dell'Impero la razza italiana è venuta in contatto con altre razze; deve quindi guardarsi da ogni ibridismo e contaminazione.
Dicono ai bambini che Gesù era bianco, così come gli apostoli e gli angeli. Il posto in cui vive il presidente si chiama Casa Bianca. Perfino Tarzan è bianco. Ma come? Bianco uno nato e cresciuto nella giungla?