Il sacrificio è la sola, vera perversione umana.
Una speranza, a volte, indebolisce le coscienze, come un vizio.
L'amore delle femmine è un malaugurio, le femmine non sanno amare.
L'intenzione delle femmine è di degradare la vita. È questo, che ha voluto dire la leggenda degli ebrei, raccontando la cacciata dal paradiso terrestre per volontà di una femmina.
Non c'è parola, in nessun linguaggio umano, capace di consolare le cavie che non sanno il perché della loro morte.
Si sa che la fabbrica dei sogni spesso interra le sue fondamenta fra i tritumi della veglia o del passato.
Morire è una vera stronzata. Darei la vita per non morire.
Ci sono princìpi che non ammettono compromessi e per la cui pratica occorre essere pronti a sacrificare anche la vita.
L'unico sacrificio possibile è quello che non si aspetta ricompensa.
L'amore a volte può pretendere sacrifici impensati.
Non puoi buttare via parole come eroismo e sacrificio e nobiltà e onore senza abbandonare le qualità che esse esprimono.
Si fa un bel guadagno a sacrificare il piacere al fine di evitare il dolore.
Amare e sacrificarsi e soccombere! Questo il destino suo e forse di tutte le donne?
Queste sono le mie ultime parole e sono certo che il mio sacrificio non sarà invano, sono certo che, almeno, ci sarà una lezione morale che castigherà la fellonia, la codardia e il tradimento.
Gesù è morto in croce per i nostri peccati. Ma così ci fa sentire troppo in colpa! Non poteva solo lussarsi un'anca, per i nostri peccati?
Noè, colui che tanto ha fatto per il genere umano e pure per quello animale. Egli era il prediletto dal Signore: viveva nel deserto divorato dalla sete e dai pidocchi.