Per l'uomo il carattere è il demone.
La guerra è madre di tutte le cose e di tutte regina; e gli uni rende dèi, gli altri uomini, gli uni fa schiavi, gli altri liberi.
Gli uomini migliori preferiscono una sola cosa a tutte le altre: la gloria eterna rispetto alle cose mortali; i più invece pensano a saziarsi come bestie.
L'uomo ha fama d'infante davanti al dio come il fanciullo davanti all'uomo.
L'opposto in accordo e dai discordi bellissima armonia e tutto avviene secondo contesa.
Nella notte, quando ha spento la vista degli occhi, accende a se stesso una luce; da vivo, mentre dorme, l'uomo si avvicina a un morto; da sveglio, si avvicina a uno che dorme.
Chi non ha carattere non è un uomo, è una cosa.
In solitudine un uomo può acquisire qualsiasi cosa, ma non un carattere.
Il carattere non si insegna a suon di addestramento militare. Il germe è già nel ragazzo: si tratta solo di tirarlo fuori e di svilupparlo.
E' necessario imparare a sopravvivere alle sconfitte. E' in quei momenti che si forma il carattere.
La gente di città ha in genere poca conoscenza dei caratteri umani, perché li vede solo a mezzo busto, non nella loro interezza.
I modi e il carattere propri ad un uomo sono quel che più gli si addice.
Nulla rivela meglio il carattere di un uomo quanto il suo modo di comportarsi quando detiene un potere sugli altri.
Non dire: "Sono fatto così..., sono cose del mio carattere". Sono cose della tua mancanza di carattere: sii uomo.
Un uomo di carattere non ha un bel carattere.
Quando non si ha carattere bisogna pur darsi un metodo.