In gran parte i mariti sono come li fanno le mogli.
Ci sono tante grammatiche quanti sono i grammatici, e anche di più.
La guerra è bellissima per coloro che non l'hanno vissuta.
Questa vita si può chiamar vita, se ne togli il piacere?
Il tempo basta a tutto, se lo si gestisce con la parsimonia necessaria. Per noi è breve la giornata di cui perdiamo la maggior parte.
Un'educazione attenta e irreprensibile è la fonte di ogni virtù.
Non c'è cacciatore che non vanti il suo cane, non c'è vignaiolo che non vanti il suo vino, non cavaliere che non vanti il suo nastro. Ma pochi sono i mariti gloriosi delle lor mogli.
I marinai sono dei mariti ideali, a condizione che riconoscano la paternità dopo due anni di assenza.
Alcuni mariti hanno sospirato sul rapimento delle loro mogli; la maggior parte nel fatto che nessuno gliele abbia volute rapire.
Perché, se leggiamo di un marito abbandonato dalla moglie, proviamo un così sfacciato sentimento d'invidia?
Un marito ideale? Non può esistere. L'istituzione stessa è sbagliata.
Quel che tiene legato il marito nella buona e nella cattiva sorte è la donna con la quale egli si diverte a stare insieme.
Ha bimbi? No, salvo il marito.
È molto difficile far felice il proprio marito; è più facile far felice il marito di un'altra.
Non esiste il marito ideale. Il marito ideale rimane celibe.
Così sono le donne: prima di sposarlo, vogliono che il marito sia un genio. Quando l'hanno sposato, vogliono che sia un babbeo.