La fame è un'ottima disciplina e t'insegna molte cose.
È molto meglio essere allegri, ed è anche il segno di qualche cosa: è come avere l'immortalità mentre si è ancora vivi.
Si può essere felici della propria libertà perché quando diventa pericolosa si trova rifugio nei doveri.
Le pieghe amare intorno alla bocca sono il primo segno della sconfitta.
Non c'è rimedio a niente nella vita.
Preoccuparsi è dannoso come aver paura; serve solo a far le cose più difficili.
La vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica ed indipendenza. La gente affamata e senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature.
Quelli che soffrono d'indigestione stanno male quanto quelli che muoiono di fame.
Se mangi oltre la fame Non senti più i sapori Se conti i soldi a fiume Non hai più desideri Se hai troppi vestiti Poi non li metti mai Se fai viaggi infiniti Non sai più dove stai Fra il poco - che ne manca E il troppo - che ne avanza C'è anche una via di mezzo Che si chiama "abbastanza"
L'appetito non vien mangiando, ma vedendo mangiare gli altri.
Un osso dato a un cane non è carità. Carità è un osso diviso col cane, quando sei affamato come il cane.
L'appetito rende saporite tutte le vivande.
La fame viene e passa, ma la dignità una volta persa non torna piú.
Nell'anima degli affamati i semi del furore sono diventati acini, e gli acini grappoli ormai pronti per la vendemmia.
Per gli stomaci vuoti non esistono né obbedienza né timore.
Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati.