Così è la notte, una folla di madri illuminate, che si chiamano stelle.
Tu sei più capace di vivere di me, di rispettare la vita che prosegue. Io non ci penso nemmeno.
In nome della madre s'inaugura la vita.
L'infanzia smette ufficialmente quando si aggiunge il primo zero agli anni. Smette ma non succede niente, si sta dentro lo stesso corpo di marmocchio inceppato dalle altre estati, rimescolato dentro e fermo fuori.
Di notte steso sul letto ascolto i battiti e so che non sono miei, ma i suoi, cuciti nel mio petto. Così sento di essere in due. Quello che vedo, assaggio, odoro, tocco, ascolto, glielo racconto.
Mauro Corona è un uomo leale, scala montagne in stile pulito, scolpisce legno seguendo la vena e la luna, scrive libri e storie di persone vere e perciò rare.
Le notti in cui abbiamo dormito è come se non fossero mai esistite. Restano nella memoria solo quelle in cui non abbiamo chiuso occhio: notte vuol dire notte insonne.
Cammino e ripenso a te, questa notte, come fossi qui, a cosa mai io salverei, meglio niente o forse tutto.
Nella vostra vita vi auguro almeno un blackout in una notte limpida.
Nella notte, quando ha spento la vista degli occhi, accende a se stesso una luce; da vivo, mentre dorme, l'uomo si avvicina a un morto; da sveglio, si avvicina a uno che dorme.
La cosa più superba è la notte quando cadono gli ultimi spaventi e l'anima si getta all'avventura.
Vuoi nel tramonto bagnarti lieto? Già si è spento, e la terra è fredda, e frulla l'uccello della notte sinistro innanzi ai tuoi occhi.
L'infinita luce non riuscì ad aprire i miei occhi del tutto. L'infinita notte, riuscirà a chiudere i miei occhi del tutto?
La filosofia e il sole si assomigliano, entrambi devono cacciare la notte ‐ la notte fisica e la notte della mente ‐ quella che fa vivere l'uomo annegato in un oceano di superstizione.
Certe notti sei sveglio o non sarai sveglio mai...
In una notte dell'anima veramente oscura sono sempre le tre del mattino, giorno dopo giorno.