Il pensiero s'impernia sulla definizione delle parole.
La cultura non è mancanza di memoria. La cultura comincia quando si riesce a fare una cosa senza sforzo.
Quello che conta non è tanto l'idea, ma la capacità di crederci.
La parola comunica il pensiero, il tono le emozioni.
Meno sappiamo e più lunghe sono le nostre spiegazioni.
Un uomo di buona volontà lascia un'idea falsa appena si accorge della sua falsità e rigetta un'affermazione sbagliata non appena venga corretto.
Le nostre parole si disperdono. Le nostre parole viaggiano per trovare coloro che ascolteranno.
Parla poco, fai molto.
Per milioni di anni il genere umano ha vissuto come gli animali. Poi è accaduto qualcosa che ha liberato la forza della nostra immaginazione. Abbiamo imparato a parlare.
Non ho fiducia di chi sta in silenzio. In genere parlano nel momento sbagliato e dicono stupidaggini. Parlare a tempo e luogo non è cosa facile, ci vuole della pratica.
Le parole hanno vita più lunga delle azioni.
Mi sono reso conto che fare l'ermetico crea meno problemi, mentre parlare un linguaggio semplice ti espone a maggiori possibilità di essere giudicato. Più gente ti capisce, più hai potenziali giudici di ciò che fai.
Parlare: ecco la via più sicura per fraintendere, per rendere tutto piatto e insulso.
L'unico modo di parlare, di raccontare qualcosa della propria esperienza, è di parlare di altri.
Parlano poco per essere amici, troppo per essere innamorati.
Una parola è morta quando vien detta, dicono alcuni. Io dico che comincia a vivere soltanto allora.