La rivoluzione non è il potere, è la trasformazione del potere.
Io appartengo a una generazione che usa ancora la penna stilografica, ma devo riconoscere che Internet è un mondo affascinante.
Una vecchia battuta diceva che in Italia tra riformisti e rivoluzionari non c'è gran differenza: i primi non fanno le riforme, i secondi non fanno le rivoluzioni.
Se vuole durare, il Professore deve imprimere una svolta fin dai primi giorni del 2008. In caso contrario, sarà davvero la fine. Come vedo Prodi, mi chiede? Con tutto il rispetto, di lui mi viene da dire quello che Flaiano disse di Cardarelli: è il più grande poeta morente.
Mai dare limite alla provvidenza. Soprattutto a quella rossa.
Il potere pensa sempre di compiere il volere di Dio quando invece sta violando tutte le sue leggi.
La lotta per il potere va condotta contro di esso.
Tutto il potere del mondo è contenuto negli occhi amico mio, e a volte essi sono più utili delle persone cui appartengono!
Il potere ha le sue tentazioni e le sue tradizioni.
Di tutte le passioni e di tutti i nostri appetiti, l'amore del potere è quello di natura più imperiosa ed egoistica, poiché l'orgoglio di un solo uomo esige la sottomissione della moltitudine.
Mai sottovalutare il potere della negazione.
Il potere non si prende, si raccatta.
Mi mandano in una realtà come Palermo, con gli stessi poteri del prefetto di Forlì.
Il più potente è colui che ha se stesso in proprio potere.
La democrazia ha bisogno della dissoluzione del potere privato. Finché esiste il potere privato nel sistema economico è una barzelletta parlare di democrazia. Non si può nemmeno parlare di democrazia, se non c'è un controllo democratico dell'industria, del commercio, delle banche, di tutto.