Il tramonto è un fenomeno intellettuale.
La fine degli ideali classici ha reso tutti dei possibili artisti e, dunque, cattivi artisti.
Perché è bella l'arte? Perché è inutile. Perché è brutta la vita? Perché è tutta fini e propositi e intenzioni.
Mai si è vissuto tanto come quando si è pensato molto.
Ciò che vediamo non è ciò che vediamo ma ciò che siamo.
Non è nei vasti campi o nei grandi giardini che vedo giungere la primavera. È nei rari alberi di una piccola piazza della città. Lì il verde spicca come un dono ed è allegro come una dolce tristezza.
Ci sono tramonti che non tramontano mai.
Quando ammiro la meraviglia di un tramonto o la bellezza della luna, la mia anima si espande in adorazione del Creatore.
I tramonti sono decisamente fuori moda. Appartengono a un'epoca in cui l'ultima moda era Turner, per l'arte. Ammirarli denota provincialismo di carattere.
L'anima dei giusti effonde ancor più bellezza verso il tramonto.
Tramonta il sole e sulla nitid'ala Piega il cantor la testa e con l'estrema Nota l'armoniosa anima esala.
Quello che mi piace fare di più quando torno a Parigi è piazzarmi sotto la Torre Eiffel al tramonto, aspettare quelli che si buttano di sotto, e provare ad individuarne la nazionalità in base all'urlo che lanciano prima di sfracellarsi al suolo.
È il lavoro dell'artista creare tramonti quando non ce ne sono.
Oggi alla fine del giorno il tramonto posò le sue perle sui fini e neri capelli della sera e io le ho nascoste come una collana senza filo dentro il cuore.
Morto è il sole... Che cerchi, poeta, nel tramonto?
Un giorno ho visto il sole tramontare quarantatré volte! E più tardi hai soggiunto: "Sai... quando si è molto tristi si amano i tramonti..." "Il giorno delle quarantatré volte eri tanto triste?" Ma il piccolo principe non rispose.