Le malignità non ci offendono come avrebbero offeso le nostre madri.
Non c'è bellezza senza malinconia e non c'è malinconia senza la cognizione che tutto è destinato – uomini, nomi, libri, case – ad andare in polvere...
Fra i trent'anni e i quaranta sentiamo il bisogno di amici. Dopo i quaranta sappiamo che non ci salveranno più di quanto ci abbia salvati l'amore.
Non si può ripetere il passato.
La vita era un pasticcio della malora... Una partita di rugby con tutti fuori gioco e senza arbitro: ognuno persuaso che l'arbitro sarebbe stato dalla sua parte.
L'intelligenza è poco più di un doppio decimetro col quale vengono misurate le opere infinite delle circostanze.
L'uomo giusto aggrotta le ciglia, ma non sorride mai d'un sorriso cattivo. Comprendiamo la collera, non la malignità.
La malignità caro signore, è lo spirito della critica, e la critica è l'origine del progresso e della civiltà.
La malignità è cattiveria impotente.
La malignità ne' poveri può facilmente procedere per accidente, ne' ricchi è più spesso per natura; però ordinariamente è da biasimare più in uno ricco che in uno povero.
Quando e' maligni e gli ignoranti governano, non è maraviglia che la virtù e la bontà non sia in prezzo; perché e' primi l'hanno in odio, e' secondi non la cognoscono.
Il maligno dice male de' buoni; lo sciocco or de' buoni, or de' malvagi; il saggio di nessun mai.
La menzogna dello spirito maligno è al di là di qualsiasi menzogna.
La malignità non entra in Paradiso.
Il maligno dice male de' buoni; lo stolto or de' buoni, or de' malvagi; il saggio di nessuno mai.