A volte è più difficile privarsi di un dolore che di un piacere.
Le buone maniere sono come ammettere che tutti siano così delicati da dovere essere trattati coi guanti. Adesso, il rispetto umano... non si dà tanto facilmente del codardo o del bugiardo a un uomo.
La giovinezza di tutti è un sogno, una forma di follia chimica.
Fare della buona letteratura è come nuotare sott'acqua trattenendo il fiato.
La gente egoista è terribilmente capace di grandi amori.
I migliori rapporti sono quelli di cui si conoscono gli ostacoli, e che tuttavia si vogliono conservare.
L'uomo dovrebbe imparare ad affrontare il dolore perché non è tutto da gettare via. C'è un dolore che tormenta e uno che matura. Un dolore che distrugge e un altro che avvisa per tempo di ciò che occorre fare.
Cosa resta di tutto il dolore che abbiamo creduto di soffrire da giovani? Niente, neppure una reminiscenza. Il peggio, una volta sperimentato, si riduce col tempo a un risolino di stupore, stupore di essercela presa per così poco.
Il dolore ci conduce per mano alla soglia della vita eterna.
Chi sradicasse la conoscenza del dolore estirperebbe anche la conoscenza del piacere e in fin dei conti annienterebbe l'uomo.
È probabile che i tormenti del martirio li sentono più acutamente gli astanti. I tormenti sono illusori. La prima sofferenza è l'ultima sofferenza, perché le lesioni successive si perdono nell'insensibilità.
Quando tentiamo di mandare via un dolore, lo rendiamo più forte.
Spesso il piacere è un ospite passeggero; ma il dolore Ci avvinghia crudelmente.
Il dolore, in natura, è il più potente degli afrodisiaci.
Ho bevuto perché volevo annegare i miei dolori, ma ora queste cose dannate hanno imparato a nuotare.
L'accettazione è il primo passo per superare una delusione. Il dolore nasce sempre dal desiderio che le cose siano diverse da come sono.