L'arte vola attorno alla verità, ma con una volontà ben precisa di non bruciarsi.
Un libro deve essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.
C'è una meta, ma non una via; ciò che chiamiamo via è un indugiare.
L'unica capace di giudicare è la parte in causa, ma essa, come tale, non può giudicare. Perciò nel mondo non esiste la vera possibilità di giudizio, ma solo un riflesso.
Confessione e bugia sono la stessa cosa. Per poter confessare, si mente. Ciò che si è non lo si può esprimere, appunto perché lo si è; non si può comunicare se non ciò che non siamo, la menzogna.
È difficile dire la verità, perchè ne esiste sì una sola, ma è viva e possiede pertanto un volto vivo e mutevole.
Con la formazione e l'istruzione diffusa si può instaurare un circolo virtuoso tra arte e cultura.
Se è arte non può essere popolare e se è popolare non può essere arte.
Dovunque appare l'arte, scompare la vita.
Anche in un falso d'arte c'è qualcosa di vero!
L'arte è un'amante gelosa.
La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero; è la fonte di ogni vera arte e di ogni vera scienza.
Quando si parla o scrive, la vera arte consiste nel nascondere l'arte.
La differenza tra l'arte e la vita è che l'arte è più sopportabile.
Questa è proprio l'arte che preferisco, quella che penso servirà domani: un'arte chiara, netta, senza retorica, che non dica bugie, che non sia adulatrice.
Possiamo raggiungere la perfezione per mezzo dell'arte e soltanto con l'arte, l'arte, e nient'altro che l'arte, può offrirci un rifugio contro i sordidi pericoli dell'esistenza.