Spero che l'uscita sia gioiosa e spero di non tornare mai più.
La vita scorre e apre sentieri che non si percorrono invano. Ma nessuno può trattenersi, liberamente a giocare su quel sentiero, perché ritarda o devia il viaggio atomico e generale.
Nessuno è separato da nessuno. Nessuno lotta per se stesso. Tutto è uno. L'angoscia e il dolore, il piacere e la morte non sono nient'altro che un processo per esistere. La lotta rivoluzionaria in questo processo è una porta aperta all'intelligenza.
Bellezza e bruttezza sono un miraggio perché gli altri finiscono per vedere la nostra interiorità.
Che farei io senza l'assurdo?
L'angoscia e il dolore. Il piacere e la morte non sono nient'altro che un processo per esistere.
Tutti i momenti possiamo morire ma, in ogni caso, non prima di domani.
O morte io son quel cervo che divorano i cani La morte eiacula sangue.
La realtà è che uno vive finché non muore. E la verità è che nessuno vuole la realtà.
Si muore troppo facilmente. Dovrebbe essere molto più difficile morire.
In questo mondo non vi è nulla di sicuro tranne la morte e le tasse.
Tra me e me dicevo che anche la morte del corpo a giudicare da quello che avevo visto, era in sé una punizione sufficiente, assolveva tutto.
La morte è quella malattia che pone fine a tutte le altre.
Per uno che viene sepolto vivo ce ne sono cento altri che penzolano sulla terra, pur essendo morti.
Non ci si prepara alla morte, ci si separa della vita.
Vado a cercare un Grande Forse.