La democrazia è un'invenzione di intellettuali.
Le elezioni favoriscono i chiacchieroni.
È chiaro che la moltiplicazione dei partiti a tutta prima lusinga la vanità degli imbecilli. Dona loro l'illusione di scegliere.
La mediocrità non cerca che certezze solide contro i rischi del divino.
Il popolo ha perduto il suo proprio carattere, la sua originalità razziale e culturale ed è diventato un immenso serbatoio di stupidi intrighi, cui si aggiunge un minuscolo semenzaio di futuri borghesi.
Una volta usciti dall'infanzia, occorre soffrire molto a lungo per rientrarvi.
Basta una sola persona che ci governa ricattata, o ricattabile, perché la democrazia sia a rischio.
Uno Stato democratico non può essere migliore dei suoi cittadini.
La dittatura serve a far tacere la gente, la democrazia a farla litigare.
Il mondo democratico si basa sul principio che gli individui sono liberi e uguali: infatti ha un'inclinazione naturale per l'utopia.
In un regime totalitario gli idioti ottengono il potere con la violenza e gli intrighi; in una democrazia, attraverso libere elezioni.
La democrazia funziona quando a decidere sono in due e uno è malato.
Siccome questi terroristi sanguinari vogliono colpire il nostro modo di vivere, uno dei modi per rispondere è continuare a vivere come si vive in una democrazia.
La superficie della società americana è ricoperta da uno strato di vernice democratica, ma di tanto in tanto si possono vedere apparire i vecchi colori aristocratici.
Fondamentalmente sono un democratico progressista. Io sono per una totale, onesta democrazia e credo perfino nel sistema politico americano.
Il popolo, la democrazia [...] sono belle invenzioni: cose inventate a tavolino, da gente che sa mettere una parole in culo all'altra e tutte le parole nel culo dell'umanità.