Il gusto del suicidio è un dono.
Il diavolo è l'amico che non resta mai fino alla fine.
Il desiderio della preghiera è già una preghiera.
L'infanzia è il sale della terra. Perda il proprio sapore, e il mondo sarà in poco tempo solo putrefazione e cancrena.
L'ottimista è un imbecille felice, il pessimista un imbecille infelice.
Le elezioni favoriscono i chiacchieroni.
Il suicidio, per il fatto di essere una scelta radicale, paradossalmente in fondo è più facile: un gesto, e via.
Uno dei miti piú pericolosi è quello secondo il quale chi sta per suicidarsi diventa sempre positivo e generoso e altruista.
Craxi ha commesso l'errore di spacciare i compagni suicidi (per la vergogna di essere stati colti con le mani nel sacco) come vittime di complotti antisocialisti:.. è una menzogna, onorevole. Che cosa vuole che importi a Di Pietro delle finalità politiche.
Non che il suicidio sia sempre follia. Ma in genere non è in un accesso di ragione che ci si ammazza.
Viene un momento in cui qualcosa si spezza dentro, e non si ha più né energia né volontà. Dicono che bisogna vivere, ma vivere è un problema che alla lunga conduce al suicidio.
Quanto il cristianesimo abbia modificato la scienza e la morale e quindi l'arte antica, si può inferire da questo solo: il suicidio antico è virtù, il suicidio moderno è colpa: il suicida pagano è un eroe, il suicida cristiano è un codardo.
Volevo uccidermi, ma ho fatto cilecca. Nel caso dovessi sopravvivere ci riproverò.
La notte porta consiglio. Si suicidò all'alba.
La ragione vera, l'unica ragione per la quale noi condanniamo il suicidio si è questa: che il suicida, in quanto tale è un negatore della speranza, ossia del nostro istinto vitale.
Ora perché l'ho fatto?