Una rosa, è una rosa, è una rosa.
Il Ventesimo secolo non era interessato né alle impressioni né alle emozioni, era interessato alle concezioni. E da questo è nata la pittura del ventesimo secolo.
Si è sempre in naturale antagonismo con i genitori e in simpatia con i propri nonni.
Lei dice sempre che non può soffrire l'anormale: è cosí ovvio. Sostiene che il normale è ben piú semplicemente complicato e interessante.
Contare è la religione di questa generazione, è la sua speranza e la sua salvezza.
Se son rose sfioriranno.
Anche le spine sono gradite se tra esse si vede spuntare la rosa.
A chi si lagnava delle spine, disse la rosa: Io ti pungo, sì, ma ti beo.
La rosa ha le sue spine, e per questo è la rosa il fiore dell'amore.
Meglio vale godersi una rosa che esaminarne la radice sotto il microscopio.