Certi poeti moderni fanno pensare a ragni ubriacati con LSD.
Bisogna che abbiamo un'idea molto primitiva dell'eternità se facciamo tanto caso del morire a trenta o a cent'anni.
Dio, gigantesco eufemismo.
Il peccato: inventato dagli uomini per meritare la pena di vivere, per non essere castigati senza perché.
Mangiare, abitudine obbligatoria ma stupida.
Il dubbio è una passerella che trema fra l'errore e la verità.
Il vero poeta non deve avere parenti.
Un attributo dell'ignoranza, l'autoinganno, potrebbe essere necessario al poeta per sopravvivere.
I poeti immaturi imitano; i maturi rubano.
I poeti hanno dentro di sé un riflettore, l'osservazione; e un condensatore, la commozione. Di qui derivano quei grandi fasci luminosi che escono dal loro cervello e fiammeggiano sulla tenebrosa muraglia umana.
Poeta si nasce, oratore si diventa.
Il poeta è colui che esprime la parola che tutti avevano sulle labbra e che nessuno avrebbe detta.
Il poeta è un bugiardo che dice sempre la verità.
Il poeta vale quello che vale la sua migliore poesia.
I poeti non si redimono, vanno lasciati volare tra gli alberi come usignoli pronti a morire.
Il poeta ribelle, l'eroe solitario, è un individuo senza seguaci: non trascina le masse in piazza, non provoca le rivoluzioni. Però le prepara.