La conoscenza degli effetti e l'ignoranza delle cause produsse l'astrologia.
La prosa per esser veramente bella (conforme era quella degli antichi) e conservare quella morbidezza e pastosità composta anche fra le altre cose di nobiltà e dignità, che comparisce in tutte le prose antiche e in quasi nessuna moderna, bisogna che abbia sempre qualche cosa del poetico.
Passeggere: Quella vita ch'è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll'anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?Venditore: Speriamo.
O speranze, speranze; ameni inganni della mia prima età!
Il genere umano, che ha creduto e crederà tante scempiataggini, non crederà mai né di non saper nulla, né di non essere nulla, né di non aver nulla a sperare.
Chi non ha uno scopo non prova quasi mai diletto in nessuna operazione.
La povertà del futuro sarà l'ignoranza, e le differenze sociali degli anni a venire saranno stabilite, più che dal denaro, dalla cultura di chi sa qualcosa e di chi non sa niente.
Una persona non è mai felice se non a prezzo d'una certa ignoranza.
L'ignoranza è una benedizione, ma perché la benedizione sia completa l'ignoranza deve essere così profonda da non sospettare neppure se stessa.
Nell'amore sessuale cerchiamo il nostro piacere ottenuto attraverso un corpo estraneo. Nell'amore che non è quello sessuale cerchiamo un nostro piacere ottenuto attraverso un'idea nostra. Perfino l'arte, nella quale si realizza la conoscenza di noi stessi, è una forma di ignoranza.
L'ignoranza essendo assai volte altezzosa e caparbia, bisogna che la scienza sappia essere mansueta e modesta.
Essere ignoranti della propria ignoranza è la maledizione dell'ignorante.
È talmente ignorante che quando sente parlare di Tassoni pensa subito alla cedrata.
L'ignoranza è la madre delle tradizioni.
I personaggi pubblici di oggi non sanno più scrivere i loro stessi discorsi o libri, e ci sono anche alcune prove che non sanno nemmeno più leggerli.
L'unico pericolo sociale è l'ignoranza.