Chi ha il cuore contento sempre canta.
Uomo povero ha i giorni lunghi.
Alla casa del povero ognuno ha ragione.
Tenevamo gli occhi fissi nel cielo, e mi pareva che le anime nostre si parlassero attraverso l'epidermide delle nostre mani e si abbracciassero nei nostri sguardi che s'incontravano nelle stelle.
Il mare non ha paese nemmen lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole.
Chi non sa l'arte chiuda bottega, e chi non sa nuotare che si anneghi.
I fans sono quelli che ti danno la voglia e il coraggio di salire su un aereo e andare a cantare dall'altra parte del mondo.
La gente dice che avrei potuto cantare l'elenco telefonico e farla suonare bene.
E cantando le sue canzoni le storie di sangue le storie d'amore anche se lui non c'è più ha lasciato al paese un po' del suo cuore.
Voglio cantare cose semplici per vite semplici di persone semplici.
Ho iniziato a cantare quando ho cominciato a parlare. Parlavo e cantavo. Mi pettinavo e cantavo. A cinque, sei anni aprivo la porta di casa e, se lì davanti c'era un gruppo di ragazzini, io mi mettevo a cantare.
Cantare bene e ballare bene significa essere ben educati.
Voglio costringermi a cantare nemmeno un giorno in più di quello che debbo. Ma neanche un giorno in meno.
Fammi abbracciare una donna che stira cantando e poi fatti un po' prendere in giro prima di fare l'amore.
Cantare in una band era fondamentale per la mia carriera, per imparare, una sorta di scuola di corsa campestre dove imparavi tutto sulla collaborazione, sull'amicizia e su come condividere i momenti difficili.
Il cantore non può dilettarci, se egli stesso non trova delizia nel proprio canto.